Il finale di stagione dell’European Le Mans Series ha visto Matteo Cairoli ancora una volta protagonista. Il doppio appuntamento sul tracciato portoghese ha messo la parola fine all’era delle vetture di classe GTE, ed ha visto il comasco e il team Iron Lynx lottare per il titolo sino all’ultima ora di gara. Il fine settimana è stato contrassegnato dalle condizioni meteo avverse che hanno visto la pioggia protagonista sin dai test del mercoledì, sino a portare al ritardo di due ore la partenza della gara della domenica, poi anche sospesa a causa delle abbondanti precipitazioni.
Nel quinto round del campionato, la 4H dell’Algarve inserita in programma al venerdì per recuperare la cancellazione di Imola a inizio anno, la vettura Iron Lynx #60 ha chiuso al terzo posto di classe con un ritardo di soli 3.659 secondi dalla #77 di Proton Competition, con l’equipaggio di Cairoli, Cressoni e Schiavoni che al termine dell’evento aveva un distacco di soli 3 punti dai leader della classifica di classe, ovvero la #16 del team Proton Competition. Ad aiutare la squadra cesenate dopo una partenza nelle retrovie, davanti solo alla squalificata vettura #93 di Proton Competition, è stata una strategia audace e l’ottima andatura di Cressoni su pneumatici slick, che ha poi consegnato la vettura a Cairoli nell’ultimo stint, in grado di recuperare fino al podio, giocandosi la vittoria in volata.
Tutto era dunque ancora aperto in vista del gran finale, la 4H di Portimao di domenica. Il meteo però è stato tutt’altro che clemente per l’ultimo atto dell’European Le Mans Series: una pioggia torrenziale si è abbattuta sul Circuito dell’Algarve costringendo la direzione gara di Eduardo Freitas a rinviare la partenza di due ore e poi a esporre una bandiera rossa poco dopo il via effettivo della gara in attesa di un miglioramento delle condizioni. Al netto di una situazione meteorologica incerta, che ha aumentato il coefficiente di difficoltà vista la regola che vieta l’uso di scaldoni o termocoperte di qualsiasi tipo per portare gli pneumatici in temperatura, i piloti non si sono persi d’animo: a Matteo Cairoli e al suo equipaggio, partito dal fondo dello schieramento, era sufficiente non perdere troppo tempo in gara e restare nel giro del leader, cosa resa possibile con il cambio di strategia che ha visto Cairoli salire in abitacolo dopo Schiavoni. A porre fine ai sogni di gloria purtroppo è stato il pit-stop per il cambio pilota nel quale Cairoli ha ceduto il volante a Cressoni: in quel frangente l’equipaggio è scivolato a un giro di ritardo dalla #72 perdendo di fatto le speranze di vincere il titolo, a causa di tardiva chiamata sulla ripartenza della safety-car.
Con l’ottavo posto di classe, Matteo Cairoli ha chiuso il campionato al terzo posto con 80 punti, alle spalle delle altre Porsche #16 e della #77 di Proton Competition.
Matteo Cairoli
“Ci abbiamo creduto fino all’ultima ora di gara, e non era per nulla scontato. Abbiamo lottato per il titolo nella prima stagione insieme ad Iron Lynx e sono grato per l’opportunità che mi è stata concessa. Claudio e Matteo si sono rivelati ottimi amici ancora prima che colleghi e l’atmosfera che ho trovato qui è stata qualcosa di unico. Ho dato il massimo, ma a volte le cose semplicemente non vanno. Congratulazioni ai nostri rivali per il titolo, se lo sono sicuramente meritato ed è stata una grande annata. Questa corsa ha segnato il pensionamento europeo per le vetture di classe GTE che ho profondamente amato, e che avrò il privilegio di poter guidare ancora una volta in Bahrain, per il finale del FIA WEC tra due settimane”.